Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

#LaCulturaNonSiFerma! – Visite virtuali ai Musei italiani

La straordinaria offerta culturale italiana non si ferma. Tra i numerosi percorsi virtuali organizzati dai principali musei italiani, nell’ambito dell’iniziativa lanciata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo italiano, oggi abbiamo fatto una scelta molto speciale:

 

 

Con questo termine “Gallerie” al plurale, si fa riferimento al polo costituito con la riforma del 2014 dettata dal “Ministero per i Beni e le Attivita Culturali e per il Turismo” e che include, oltre agli Uffizi, anche il Corridoio Vasariano, attualmente chiuso per restauri, i musei del Palazzo Pitti ed i Giardini di Boboli:

La Galleria

uffizi

La Galleria, che ocupa il primo ed il secondo piano del palazzo costruito fra il 1560 ed il 1580 su progetto del Vasari, raccoglie collezioni di sculture antiche e di pitture – dal Medioevo all’età moderna – dei piu’ importanti artisti dell’epoca quali Giotto, Simone Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, oltre a capolavori della pittura europea, in particolare di quella tedesca, fiamminga ed olandese.

Una bellissima collezione di statue e di busti dell’antichità della famiglia Medici, che abbellisce infine i corridoi della Galleria.

Il Corridoio Vasariano (chiuso per restauro)

uffizi corridoio

Il Corridoio Vasariano, chiuso alle visite nel 2016 per ragioni di sicurezza, riaprirà al grande pubblico in via ordinaria a partire dal 2021, una volta ultimati i lavori di ammodernamento, climatizzazione e illuminazione che lo renderanno un percorso interamente accessibile e aperto a tutti.

Palazzo Pitti

uffizi pitti

Il Palazzo prende il nome del suo primo proprietario, il banchiere fiorentino Luca Pitti, che lo fece costruire alla metà del Quattrocento – forse su disegno di Brunelleschi – al di là dell’Arno, ai piedi della collina di Boboli.

Nel 1520 fu acquistato da Cosimo I de Medici e dalla moglie Eleonora di Toledo che ne fecero la nuova residenza del Gran Ducato e símbolo del potere mediceo sulla Toscana. Successivamente divenne la reggia di altre due dinastie, quella degli Asburgo-Lorena (successori dei Medici dal 1737) e dei Savoia, che vi risiedettero dal 1865 fino all’Unita’d’Italia.

In Palazzo Pitti si concentrano prevalentemente quadri del ‘500 del Barocco, da Giorgione e Tiziamo, da Ribeira a Van Dych ed anche opere pittoriche del ‘800 e del ‘900 italiano.

Attualmente all’interno dell’edificio si trovano quattro musei: il Tesoro dei Granduchi al pianterreno, la Galleria Palatina e gli Appartamenti Imperiali e Reali al piano nobile del Palazzo, la Galleria d’Arte Moderna e il Museo della Moda e del Costume al secondo piano.

Giardini di Boboli

uffizi giardini2

I giardini si estendono alle spalle del Palazzo Pitti, di cui fanno parte integrante. Furono i Medici che per primi si occuparono della loro sistemazione, creando il modello di giardino all’italiana che sara’ poi modello ispiratore per altre corti in tutta Europa.

Successivamente ampliato per opera dei Lorena e dei Savoia, i giardini sono un vero e proprio museo all’aperto, ricco di statue antiche e rinascimentali, ornato di grotte, la piu’ importante delle quali quella realizzata da Bernardo Buontalenti, e di grandi fontane, come quella del Nettuno e dell’Oceano.

Da ricordare infine il padiglione del Kaffeehaus, raro esempio di architettura rococò in Toscana e la Limonaia, costruita da Zanobi del Rosso fra il 1777 e il 1778.

Le Gallerie Online

IperVisioni

Attraverso le “Iper Visioni” e’ possibile scoprire i capolavori delle collezioni raccolte nelle Gallerie e la loro storia;

Uffizi Decameron

Anche sui social l’attivitá é forte. Tra le diverse campagne lanciate in questi giorni dalle Gallerie, va ricordata “Uffizi Decameron”, lanciata su Facebook, ma presente anche su Twitter e Instagram, con il hashtag #UffiziDecameron, ispirata alla celebre opera di Giovanni Boccaccio.

Come noto, i protagonisti del Decameron, scritto dal Boccaccio nella meta del 1300, sono dieci giovani che per sfuggire al contagio della peste nera, scoppiata nel 1348 per tutta Europa, si rifugiano in una villa sui colli intorno a Firenze e per combattere la noia del ritiro forzato decidono che ciascuno di loro racconti una novella al giorno, ispirandosi ogni volta a un tema diverso.

Cosi anche Gli Uffizi, quindi, pubblicheranno ogni giorno sui social, foto, video e storie dedicate ai capolavori custoditi nella Galleria delle Statue e delle Pitture, in Palazzo Pitti e nel Giardino di Boboli.

Sempre nell’ambito di “Uffizi Decameron” troverete su facebook una serie di “minitours virtuali” sotto il hashtag #Lamiasala, in cui verranno illustrati alcuni dei più suggestivi angoli delle Gallerie, con i loro opere e i loro segreti.

Raffaello 1520 – 1483

Una parte importante delle pubblicazioni sui social delle Gallerie e’ inoltre dedicata all’omaggio che l’Italia ha voluto rendere a Raffaello, per i 500 anni della sua morte avvenuta a Roma, il 6 aprile 1520, con la mostra “Raffaello 1520 – 1483”, organizzata alle Scuderie del Quirinale, all’allestimento della quale le Gallerie hanno collaborato attivamente con una cinquantina di opere.

Alle Scuderie, come noto, sono riuniti per la prima volta oltre cento capolavori autografi o comunque riconducibili a ideazione raffaellesca tra dipinti, cartoni, disegni, arazzi, progetti architettonici. A questi saranno affiancate altrettante opere di confronto e di contesto (sculture e altri manufatti antichi, sculture rinascimentali, codici, documenti, preziosi capolavori di arte applicata) per un ammontare complessivo di 204 opere in mostra, 120 dello stesso Raffaello tra dipinti e disegni. (Vedi percorso suggerito: Le Scuderie del Quirinale)

Facebook: @uffizigalleries

Instagram: @uffizigalleries

Twitter: @UffiziGalleries