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Missione del Procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho rafforza cooperazione per il contrasto al crimine organizzato

Buenos Aires, 11 apr 15:30 – (Agenzia Nova)
Italia-Argentina: Cafiero De Raho, avviato stretto rapporto di collaborazione su lotta alla criminalità

Uno stretto rapporto di collaborazione e l’avvio di colloqui per l’attuazione di protocolli di scambio di informazioni e di strumenti in materia di lotta alla criminalità sono i risultati della serie di incontri bilaterali avviati dal Procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, con diverse autorità del governo argentino, tra i quali i ministri della Giustizia, German Garavano, e della Sicurezza, Patricia Bullrich, ed il Procuratore generale, Eduardo Casal.
“Per quanto riguarda la posizione italiana abbiamo ribadito ai ministri Garavano e Bullrich l’utilità delle misure di prevenzione e illustrato i risultati che con essa si riescono a raggiungere ha dichiarato il Procuratore antimafia in un’intervista rilasciata ad “Agenzia Nova”.
“Oltre a questo è stato sottolineata anche l’importanza dell’istituto dei collaboratori di giustizia e della cooperazione basata sull immediato e reciproco scambio di informazioni fra i Procuratori della Repubblica” ha aggiunto Cafiero de Raho.
Il procuratore ha ricordato inoltre la possibilità per le autorità argentine “di applicare le potenzialità previste dalla Convenzione di Palermo per quanto riguarda le squadre investigative comuni, gli agenti sotto copertura, e tutta la disciplina del ritardato sequestro che consente un migliore contrasto alla criminalità organizzata sia per quanto riguarda il traffico di stupefacenti che il riciclaggio”.
Cafiero de Raho, accompagnato dall’ambasciatore italiano a Buenos Aires, Giuseppe Manzo, ha illustrato inoltre alle autorità argentine l’esperienza italiana in particolare in relazione alla riforma del Codice processuale penale che sta portando avanti il governo argentino e che implica tra le altre cose il passaggio dal processo inquisitorio a quello accusatorio, “una riforma che da noi è avvenuta nel 1989”, ha ricordato.
“Anche noi avevamo grandi perplessità e grosse preoccupazioni che con il processo accusatorio non saremmo stati in grado di contrastare le mafie ed invece poi questo si è rivelato sotto alcuni profili migliore”, ha spiegato il magistrato italiano, in quanto “consente una maggiore libertà delle indagini da parte del Pubblico ministero”.
Oltre a questo il Procuratore ha sottolineato la possibilità che offre questo tipo di procedimento “di portare di volta in volta al giudizio e quindi in dibattimento le parti coinvolte mentre la restante indagine continua ad essere sviluppata parallelamente nel segreto degli uffici del Pubblico ministero”.
La fitta agenda bilaterale di Cafiero de Raho, coordinata con l’assistenza dell’Ambasciata italiana, ha incluso inoltre incontri con il Procuratore presso la Corte Suprema argentina, Eduardo Casal, e con il Procuratore della Provincia di Buenos Aires, Julio Conte Grand.
“Con il Procuratore Casal abbiamo discusso della possibilità di sottoscrivere un protocollo di collaborazione bilaterale in materia di lotta alle criminalità e di rapido scambio di informazioni riguardanti indagini che si proiettano su entrambi i territori”, ha dichiarato il capo dell’Antimafia, segnalando che “in questo senso abbiamo accordato ci scambieremo le bozze di un documento nei prossimi giorni”.
D’altra parte, Cafiero de Raho ha annunciato che è stato “sottoscritto un accordo di cooperazione con la Procura della Provincia di Buenos Aires, che ha l’obiettivo di semplificare la collaborazione, lo scambio di informazioni e di strumenti in materia di lotta alla criminalità”.

Buenos Aires, 11 apr – (Agenzia Ansa)
Antimafia:Cafiero a Baires per lancio programma cooperazione Italia pioniera in sviluppo strumenti contro crimine organizzato

Il Procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, ha partecipato nella capitale argentina al lancio del Programma di assistenza contro il crimine transazionale organizzato Europa-America Latina, noto come El Paccto, durante il quale ha potuto spiegare la preziosa esperienza che l’Italia ha accumulato in materia di lotta contro le mafie.
El Paccto riunisce 18 paesi latinoamericani, Italia, Francia, Spagna e Portogallo e conta con l’appoggio di agenzie ed enti specializzati, come Eurojust, l’Istituto italo-latinoamericano (Iila), la Fondazione internazionale di amministrazione e politiche pubbliche (Fiiapp) spagnola, Expertise France e l’Istituto Camoes del Portogallo.
“Il nostro paese è stato pioniere nello sviluppo e la maturazione di strumenti cruciali per la lotta contro la criminalità organizzata”, ha detto Cafiero de Raho all’ANSA, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto in Italia riguardo alla confisca dei patrimoni illeciti.
Nei paesi latinoamericani, ha spiegato il Procuratore, esistono resistenze all’uso della confisca preventiva “perché il nostro sistema è diventato più sottile nelle sue considerazioni, distinguendo fra il concetto di sospetto e il concetto dell’indizio”, come metodo per garantire l’efficacia dello strumento senza compromettere principi fondamentali dell’ordinamento giuridico.
Cafiero de Raho ha approfittato della sua presenza a Buenos Aires per firmare un’intesa con il Procuratore della provincia (entità federale) di Buenos Aires, Julio Conte-Grant, per rendere più agile la cooperazione e lo scambio di informazione in questioni di sicurezza pubblica.
Il Procuratore antimafia si è anche riunito con i ministri argentini della Giustizia e della Sicurezza (Interni), German Garavano e Patricia Bullrich, con i quali ha esaminato problemi legati alla cooperazione bilaterale nella lotta contro la criminalità organizzata.

 Cafiero De Raho

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