La Commissione Esteri del Senato della Repubblica Italiana, martedì 29 settembre, per il seguito dell’indagine conoscitiva sulle condizioni e sulle esigenze delle comunità degli italiani nel mondo, ha ascoltato, in videoconferenza, l’Ambasciatore d’Italia in Argentina, Giuseppe Manzo.
Puntare sui giovani, sul sostegno alle imprese e sulla digitalizzazione e le nuove tecnologie per migliorare i servizi alla comunità italiana sono stati i principali argomenti distaccati dall’Ambasciatore Manzo durante l’audizione.
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Rassegna stampa:
NOVA – 29/09/2020
Italia-America latina: ambasciatore in Argentina, guardare a regione come opportunita’ economica e strategica
Roma, 29 set – (Nova) – L’Italia, anche forte della radicata presenza dei connazionali e di nuovi immigrati, puo’ guardare oggi all’Argentina e piu’ in generale all’America latina come una importante opportunita’ di sviluppo economico e strategico. Lo ha detto l’ambasciatore d’Italia in Argentina, Giuseppe Manzo, nel corso di un’indagine conoscitiva sulle condizioni e le esigenze delle comunita’ degli italiani nel mondo, tenuta alla commissione Esteri del Senato.
L’ambasciatore ha rilevato il peso che una comunita’ “cosi’ grande e radicata puo’ avere per promuovere l’Italia e i suoi interessi in una regione alla quale possiamo guardare, in termini di opportunita’ economiche e strategiche, come nei decenni scorsi si guardava ad altri continenti come Asia o Africa”. Un continente che “dispone del 20 per cento delle riserve mondiali del petrolio e che solo in Argentina, nel noto bacino ‘Vaca Muerta’, dispone del secondo deposito al mondo di shale oil e del quarto di shale gas”, senza dimenticare che “nel triangolo Argentina-Cile-Bolivia, si estrae il 50 per cento del litio estratto su tutto il pianeta”, le grandi risorse di acqua dolce accessibile o le esportazioni record di biodiesel dall’Argentina. Tutti asset, che “possono dare all’America latina uno spazio sempre piu’ grande nell’agenda globale”, ha detto Manzo ricordando il costante impegno sviluppato in questo senso dalle autorita’ italiane.
Tra le altre cose l’ambasciata ha organizzato a fine luglio una dimostrazione del Patto per l’export presentato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, “a cinquanta piccole e medie imprese italiane”. (Res)
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NOVA – 29/09/2020
Italia-Argentina: ambasciatore Manzo, favorire intercambio tra giovani residenti e nuovi immigrati
Roma, 29 set – (Nova) – Investire sul dialogo tra le giovani generazioni e sul loro rapporto con la madre patria per tenere vivo il legame tra Italia e Argentina. Lo ha detto l’ambasciatore d’Italia in Argentina, Giuseppe Manzo, nel corso di una indagine conoscitiva sulle condizioni e le esigenze delle comunità degli italiani nel mondo, tenuta alla commissione Esteri del Senato.
Pur essendo un paese con circa il 50 per cento della popolazione che ha, o vanta origini italiane, solo il dieci per cento dei cittadini in Argentina è effettivamente nato in Italia. Recuperare l’eredità dei padri e dei nonni può essere compito dei giovani “che sanno e vogliono affrontare temi nuovi, che possono essere incoraggiati per sviluppare una rinnovata cittadinanza attiva, anche a distanza”, ha detto Manzo. È in questo senso utile “favorire l’osmosi tra i giovani residenti e i nuovi immigrati”, un flusso qualificato di connazionali che cercano nel paese nuove opportunità.
La globalizzazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie, reso incidentalmente più spinto dall’emergenza Covid, offrono una “inattesa opportunità per ridurre la distanza che nei decenni si è creata tra l’Italia e la sua rappresentazione, in Argentina”.
L’ambasciatore ha nel corso del suo intervento anche ringraziato a lungo tutta la rete diplomatica e consolare, anche per il lavoro straordinario portato a termine durante l’emergenza del Covid -19. Un “lockdown di oltre 180 giorni, ancora sostanzialmente attivo” e durante il quale gli uffici non hanno mai chiuso, per gestire il lavoro ordinario e quello extra. Manzo ha ricordato, tra le altre cose, gli oltre 2.600 connazionali rimpatriati in voli speciali, prima che l’Argentina entrasse nella fase acuta dell’epidemia, le migliaia di cittadini trasferiti nella capitale dagli angoli più remoti di un paese che misura nove volte l’Italia, gli sforzi per garantire assistenza medica e psicologica alla comunità.
(Res)