Si è svolta ieri sera presso la Società Centrale degli Architetti (SCA) di Buenos Aires la Conferenza “Le Eccellenze del restauro italiano: l’esperienza del Teatro ‘La Fenice’ di Venezia”. All’evento, organizzato dall’ICE-Agenzia di Buenos Aires in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires, hanno preso parte un folto numero di professionisti del settore, giornalisti e rappresentanti istituzionali che hanno mostrato grande interesse nel seguire la presentazione dell’Arch. Elisabetta Fabbri, responsabile nel periodo 1998-2010 del restauro di alcuni dei più importanti teatri d’opera italiani: La Fenice di Venezia, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Petruzzelli di Bari e il Teatro San Carlo di Napoli.
L’area della conservazione, del restauro e della tutela del patrimonio storico-artistico e paesaggistico è un settore chiave in cui si può rafforzare la cooperazione bilaterale, all’interno di un quadro che vede in ambito culturale un vincolo strettissimo tra Italia e Argentina. Proprio in virtù di tale vincolo speciale che unisce i due Paesi, l’Ambasciatore Fabrizio Lucentini, intervenendo in apertura dei lavori della Conferenza, ha rinnovato la richiesta italiana affinché l’Argentina sostenga la candidatura di Roma a Sede dell’Esposizione Universale 2030.
L’evento di ieri, che è possibile rivedere sul canale Youtube della SCA, è stato il secondo appuntamento di un percorso alla scoperta delle eccellenze italiane nel restauro coniugato alla programmazione di “Divina Italia”, iniziativa che vede l’Italia Paese invitato per le stagioni teatrali 2023 e 2024 (I semestre) del Teatro Colón. Dopo la prima tappa, dedicata all’esperienza italiana nel restauro della Venaria Reale e abbinata al Fausto prodotto dal Teatro Regio di Torino e svoltosi al Colón a marzo, la conferenza svoltasi ieri è stata associata a “La Vedova Allegra”, una produzione del Teatro “La Fenice” di Venezia in programma da oggi presso il prestigioso teatro argentino.